Tassa sbarco (5 euro), se ne discute

CAGLIARI – Tensione tra i partiti di maggioranza nel Consiglio regionale della Sardegna sulla riscossione di una tassa di sbarco per i turisti attraverso i biglietti aerei o navali. Primo firmatario della proposta di legge è Antonello Peru, consigliere nell’Isola di Cambiamo!, ma ancora in Forza Italia quando la presentò alla fine della scorsa legislatura. Adesso il testo è all’esame della commissione Attività produttiva presieduta da Piero Maieli (Psd’Az), e la Lega ha già fatto sapere di essere in totale disaccordo con l’idea che sta alla base del provvedimento.

“Nessun dubbio ma solo ferma chiarezza – spiega la consigliera del Carroccio Annalisa Mele – Come abbiamo rimarcato prima delle elezioni, la Lega è fermamente contraria alla proposta di nuovi balzelli per chi vuole approdare nella nostra meravigliosa Isola: vogliamo forse scoraggiare i turisti che scelgono le nostre coste, i nostri monti, le nostre bellezze, i nostri beni straordinari culturali?”. Effettivamente, quando Peru la presentò, l’allora ministro del Turismo Gianmarco Centinaio la bocciò subito.

Ma l’alleato della Lega al governo della Regione, il Psd’Az, vede invece di buon occhio la proposta di Peru. “Abbiamo l’occasione di portare a nostro vantaggio il fatto di essere un’Isola: chi non vuole spendere neanche 5 euro, da trasformare in servizi, per entrare in Sardegna può restare a casa”, dichiara Maieli. E l’opposizione decide di cavalcare la divisione nel centrodestra. “I veti incrociati dei partiti di maggioranza hanno fatto capire che questa proposta avrà vita breve e difficilmente vedrà la luce. Pertanto è la stessa maggioranza a farsi opposizione”, scrive su Facebook il consigliere del M5s Michel Ciusa.