Suoli pubblici nati male, finiti peggio

ALGHERO – “Non possiamo non dire, anche in questo caso: l’avevamo detto. Dopo tre anni iniziano ad arrivare le prime sentenze riguardo i tanti ricorsi presentati dagli imprenditori algheresi di bar, ristoranti e locali relativamente alla questione dei suoli pubblici. Regolamento ideato e voluto fortemente dalla sinistra radicale che ha permesso a Bruno si poter diventare sindaco. Per questo il sindaco non ha potuto fare a meno, a causa della cronica mancanza di numeri in Consiglio, di far introdurre un regolamento che, come avevamo detto, si è rivelato nefasto”. Forza Italia, attraverso i consiglieri Nunzio Camerada, Michele Pais e Maurizio Pirisi, commenta le ultime notizie sul questione dei “suoli pubblici”. Problema irrisolto e che vede produrre anche sentenze che condannano l’amministrazione.

“E a palesare questo clamoroso fallimento è la decisione del Tar sul ricorso presentato dalla focacceria “Il Milese”. Storica e apprezzata attività chiusa dall’azione repressiva dalle propaggini dell’attuale amministrazione che, come in altri settori, non perdono occasione per bastonare coloro che, molto pochi, resistano e cercano di creare economia, lavoro e anche promozione per il territorio. Il Giudice del Tribunale Amministrativo ha dato ragione ai privati e dunque il Comune dovrà risarcirli e cancellare anche le sanzioni propinate. Ma come se non bastasse, per complicare ancora di più le cose e aumentare le richieste di ricorso, l’amministrazione Bruno ha deciso che per ottenere la concessione bisognerà passare attraverso il parere di una conferenza dei servizi. Un passaggio amministrativo non previsto dalla legge che costerà 135,00 euro in più rispetto agli anni passati. Gli articoli 14 e seguenti della L. 241/1990 prevedono, infatti, che si possa ricorrere alla conferenza di servizi quando ai fini della definizione di una pratica sia necessario acquisire pareri o nulla osta di enti diversi da quello procedente. In questo caso, però, le pratiche di autorizzazione di suolo pubblico sono soggette esclusivamente al parere di uffici che fanno parte dello stesso Comune di Alghero che è l’ente procedente. Per l’esattezza il Comando dei Vigili Urbani e il Servizio Commercio. Non esiste nessun altro parere o nulla osta esterno da richiedere ed ottenere”.

“Si tratta, pertanto, di un ulteriore “gabella” e complicazione scaricate sulle spalle degli imprenditori algheresi per coprire pesanti e gravi carenze organizzative tutte interne al Comune guidato da Mario Bruno che hanno quasi il sapore di un’estorsione. Ma, invece, anche in questo caso avvisiamo l’amministrazione di tornare su suoi passi. Infatti, la decisione di passare tramite conferenza dei servizi sarà sicuramente oggetto di ulteriori ricorsi e problemi. Dopo aver creato una selva di complicazioni e ostacoli al lavoro di bar, ristoranti e locali (basta pensare al caos del doppio poligono e premialità di superficie), l’amministrazione Bruno non finisce di stupirci e continua imperterrita a perpetrare i medesimi errori che, è doveroso dirlo e lo dicemmo proprio in Consiglio al momento dell’approdo della delibera, nascono da un regolamento nato male e finito peggio”.

Nella foto i bastioni di Alghero

S.I.