Ricciao per hobby, multa da mille euro

BOSA – A seguito di una segnalazione ricevuta nel pomeriggio odierno relativamente alla pesca illegale di ricci, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa si è recato in località Managu per verificare l’informazione ricevuta. Giunti in loco, i militari della Guardia Costiera hanno individuato una persona sospetta intenta a fare immersioni subacquee. Dopo pochi minuti hanno visto riemergere il pescatore abusivo con al seguito una sacca contenente 164 ricci. Colto sul fatto, il trasgressore ha dichiarato che non era a conoscenza del fermo pesca per questa specie marina.

Si è proceduto, quindi, a elevare una sanzione amministrativa pari a 1000 euro e a sequestrare l’attrezzatura illegale utilizzata per la pesca dell’echinoderma. Il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa, Tenente di Vascello Francesco Bernardi, ringrazia pubblicamente il segnalante chiedendo che, chiunque in futuro abbia contezza di situazioni similari, lo comunichi il prima possibile alla Guardia Costiera.

In questo periodo in cui le risorse marine sono sempre più fragili già per i cambiamenti climatici e per l’arrivo di specie aliene, bisogna prendere coscienza che se non vogliamo l’estinzione di determinati esseri viventi acquatici, è di preminente importanza la tutela del patrimonio biologico, in particolare nei periodi della riproduzione. Nessun cittadino si può ritenere esente da colpe se non segnala gli illeciti o, peggio ancora, se consuma la specie ittica vietata. È ulteriormente doveroso rimarcare che solo gli interventi mirati, anche e soprattutto a seguito di segnalazioni da parte dei cittadini, possono nei limiti del possibile evitare che i furbetti distruggano l’ecosistema marino per puro interesse personale.

Nella foto il materiale sequestrato dalla Guardia Costiera di Bosa

S.I.