Primi voli e turisti, ma spiagge off-limits

ALGHERO – Sono trascorsi giorni, settimane, mesi e perfino anni, ormai, da quando forze politiche, sociali, media e gli algheresi tutti hanno voluto puntare i riflettori sul problema della posidonia e dei litorali. Non una novità, ovviamente, ma come è stato spiegato in più di un occasione all’attuale Amministrazione di Sinistra, si tratta, da un paio d’anni a questa parte, di una fenomeno straordinario. Essendo tale avrebbe dovuto richiedere, in sinergia con la Regione (che in questi anni era governata dalle stesse forze alla guida di Alghero) degli interventi speciali indirizzati ad affrontare in maniera adeguata il “caso Alghero”.

Invece, a parte montagne di comunicati, dichiarazioni e parole, eccoci qui, ad Aprile con la partenza della cosi detta “stagione turistica” con nulla che è cambiato. Arrivano i primi voli. Addirittura alcuni, forse giustamente, festeggiano. “9 voli in 7 giorni”, viene enfatizzato, così dalla prima settimana di Aprile. Villeggianti che giunti all’aeroporto Riviera del Corallo prendono possesso delle loro strutture. Hotel, b&b e case vacanze. Una volta giunti ad Alghero ecco l’amara, triste, sorpresa: le spiagge cittadine e tutto il litorale non sono ancora fruibili per come dovrebbero essere. Pochissime attività aperte e condizioni, ancora, totalmente opposte a quelle fotografate nelle belle cartoline presenti sul web del centro catalano. Alla fine, scelta tanto obbligata, quanto da ritenersi totalmente avversa ad una città che dovrebbe vivere di turismo, dunque anche decoro, sono costretti a prendere posto e sdraiarsi sulle montagne di posidonia e vario materiale annesso alle alghe.

Dopo mesi di discussioni, e perfino scontri, sul tema della posidonia e più in generale dell’offerta turistica, non appena arrivano i tanto anelati voli, perfino alcuni anticipati rispetto all’anno passato, cosi come l’apertura di un paio di strutture alberghiere, assistiamo al solito pessimo spettacolo, ancora più enfatizzato da immagini che, purtroppo, diverranno il simbolo dell mancato raggiungimento del principale obiettivo del territorio: allungare la stagione.

Ed invece, nonostante le temperature siano già alte e perfino a febbraio abbia fatto quasi un clima primaverile, Alghero, e siamo già ad Aprile, ancora non è pronta. E non solo per le spiagge, ma pure per un offerta che dovrebbe già essere potenziata in questo periodo in termini di manifestazioni e spettacoli, oltre che, come detto di generale decoro e, almeno, pulizia delle spiagge. A questo punto la domanda sorge spontanea: a cosa serve pressare la Sogeaal per portare più voli nei “mesi spalla” se la Riviera del Corallo, a ridosso del 2020, ancora palesa questi problemi? Anche per questo, l’Amministrazione entrante non dovrà perdere neanche un secondo per cambiare radicalmente approccio e ridare impulso al turismo, anzi ai turismi. Partendo da intrattenimento e spiagge.

Nella foto di ieri (mercoledi 3 aprile 2019) la pessima condizione del litorale cittadino davanti ad Hotel e attività che ospitano i turisti giunti coi primi voli

S.I.