Pasticcio rifiuti: Comune bastonato

CAGLIARI – “Chiedere ad un avvocato esterno un parere costato 10 mila euro per capire se il Comune di Alghero deve ottemperare ad una sentenza esecutiva di un organismo giurisdizionale della Repubblica italiana è del tutto tautologico. E’ del tutto estraneo alle regole giuridiche e della logica che il Comune possa pensare di non dare esecuzione alla sentenza del Consiglio di stato che ha confermato quella del Tar Sardegna che aveva annullato l’aggiudicazione del servizio di raccolta di rifiuti alla Ambiente 2.0.” E’ il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde che così commenta la delibera da 10 mila euro cui ha fatto seguito il parere di un avvocato che ha candidamente affermato che le sentenze si rispettano.

“Ed è evidente che è assolutamente “lapalissiano” –prosegue l’ex sindaco di Alghero- che l’annullamento dell’aggiudicazione al primo classificato porta con se l’obbligo di affidare l’appalto al secondo in graduatoria. Ci chiediamo cosa stia succedendo al Comune di Alghero, che possiede fior di dirigenti ed un segretario generale con grande esperienza, se per adottare un atto elementare, disciplinato dall’abbecedario dell’ amministratore, deve scomodare un avvocato toscano e impegnare 10 mila euro. Se poi il problema fosse stato legato all’inerzia di un dirigente il Segretario ben dovrebbe sapere cosa si fa in questi casi di responsabilità del dirigente. Ma in relazione a questo parere –denuncia il consigliere regionale- emergono due elementi problematici che fanno sorgere seri dubbi sulla legittimità e liceità dell’azione amministrativa in questo procedimento. In primo luogo il fatto che la delibera di incarico professionale sia stata pubblicata il 23 febbraio mentre il parere è arrivato sulla scrivania del sindaco il giorno precedente. In secondo luogo la circostanza che l’avvocato incaricato ha stigmatizzato la proroga fatta dal Comune in capo alla Aimeri: sia perché adottata in dispregio della sentenza del Tar, sia perché palesemente illegittima poiché l’affidamento era già scaduto da tempo e perché l’Aimeri è socia della società consortile Ambiente 2.0 che è stata ritenuta inidonea dal Tar e dal Consiglio di stato”.

“Ebbene, con la proroga, come ha giustamente fatto rilevare il professionista toscano, l’Aimeri ha continuato a svolgere il servizio arricchendosi ingiustamente. In definitiva, l’avvocato incaricato ha bastonato sonoramente il cliente, confermando per l’ennesima volta che l’emergenza rifiuti di questi ultimi due anni è da addebitarsi all’amministrazione algherese che ha illegittimamente prorogato l’incarico ad una società inidonea, che ha svolto il servizio con mezzi e strumenti oramai obsoleti ed inefficienti. Un florilegio di pasticci –chiude Tedde- che ha ridotto l’igiene urbana di Alghero a livelli infimi e che meriterebbe valutazioni non solo politiche.”

Nella foto Marco Tedde

S.I.