Parco Pivarada, un’eredità senza soldi nè progetto

ALGHERO – “Per tutti i quartieri della città c’è la massima attenzione da parte dell’Amministrazione e la piena volontà di collaborare per risolvere i problemi compatibilmente con i tempi e con le esigenze di tutti”. Cosi l’Amministrazione Conoci che replica alle dichiarazioni del Comitato della Pivarada, riportate sui media, riguardo alcune criticità del quartiere e in particolarità la mancata realizzazione del cosi detto “parco” (progetto fermo già dai numerosi mesi).

“Già eseguiti nel quartiere della Pivarada, come peraltro ha ricordato il presidente del comitato, gli interventi di ripristino del decoro nei marciapiedi e nelle aree verdi, restano in programma altri interventi messi in calendario anche attraverso il contatto diretto dei cittadini che non necessariamente passano per il Comitato di Quartiere. Si risponderà, quindi, alle segnalazioni sull’abbandono delle biciclette incatenate ai pali dell’illuminazione che rappresentano un problema per il decoro. Si è risposto, con azioni cicliche,  alle segnalazioni sull’esigenza di disinfestazione e derattizzazione avanzate sempre attraverso il contatto diretto con gli uffici comunali”.

“Come spiegato nell’incontro di fine agosto con tutti i comitati, l’Amministrazione sta instaurando un rapporto di collaborazione per individuare le modalità di intervento sui vari temi che riguardano la vita dei quartieri e delle borgate e di tutto il territorio, con l’obbiettivo di collaborare costantemente. L’Amministrazione intera è il riferimento dei comitati, un riferimento più ampio dell’assessore incaricato con una delega specifica, un sistema che in passato non ha sempre funzionato. Con questo proposito si stanno affrontando tutte le criticità del quartiere Pivarada, senza promesse irrealizzabili”.

“Il parco urbano proposto ai residenti nel febbraio scorso,in prossimità della campagna elettorale, contiene aspetti tecnico – amministrativi che non sono stati esplicitati preventivamente ai residenti. La buona intenzione è rimasta tale poiché non esistono fondi di bilancio appositamente accantonati se non quelli, ipotetici, provenienti dall’alienazione di beni pubblici, senza peraltro traccia di un procedimento di censita propedeutico all’acquisizione delle risorse”.

“L’Amministrazione ha inoltre appurato che la previsione, prospettata in fase di presentazione della bozza di progetto, di integrare le opere con il contributo del programma Lavoras non è perseguibile perché espressamente vietato dai bandi regionali. Ultimo aspetto, ma il più importante, riguarda la destinazione urbanistica dell’area, classificata come area di sosta. Un fatto non certo secondario, dato che richiederebbe una variante urbanistica che comporta tempi di legge non certo rapidi”.

“Tutti questi aspetti, evidentemente, non sono stati spiegati al comitato di quartiere nel mese di febbraio. Sarà cura dell’Amministrazione programmare a breve un incontro con il Comitato al fine di spiegare bene la reale situazione delle progettualità e di concordare le azioni concrete da intraprendere nel quartiere legandole alla realtà delle cose e non, invece, a promesse non del tutto aderenti alla realtà”.

Nella foto il rendering del parco in Pivarada

S.I.