Palestra negata, sdegno e denunce |video

ALGHERO – Non bastava la morte del calcio che conta (almeno a livello locale), adesso a finire “sotto attacco” è pure il basket. Nonostante si stia parlando della gloriosa società “Pallacanestro Alghero” che, nei decenni, ha dato lustro alla città pure dal punto di vista turistico e soprattutto sociale. Questione, quest’ultima, che alla luce anche del diffuso drammatico disagio sociale, rappresenta un aspetto fondamentale.

Invece, come detto, oltre la scomparsa dalle categoria maggiori del calcio cittadino, adesso anche la palla a spicchi non riesce a trovare una casa degna esercitare la sua attività oltre che garantire la possibilità dell’acceso a chi ne abbia necessità. Tutto questo per una delle pratiche più assurde in capo all’Amministrazione di Centrosinistra del Sindaco Bruno quella relativa all’assegnazione degli spazi sportivi. Come se si stessero assegnando luoghi di estremo pregio dal punto di vista della “cassa”, mentre, come noto, lo sport (in più nella condizione odierna) è quasi sempre in perdita, gli attuali governanti hanno da subito impegnato tante energie, tempo e dunque soldi per gli “spazi sportivi” che, ad oggi, dopo cinque anni, sono ancora immersi nei problemi di inizio consiliatura con l’aggravante del trascorrere del tempo. A questo si innesta la vicenda della Pallacanestro Alghero che, nonostante abbia reperito importanti fondi regionali, non gli è stato dato il via libera per realizzare una palestra geodetica dove insiste da tempo il famoso “pallone”.

“Un impianto sportivo di pubblico interesse già inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche da questa Amministrazione e senza alcune onere per la casse pubbliche”, cosi hanno spiegato Antonello Muroni e Pietro Giammarco che hanno anche precisato che “qualcuno nelle sedi competenti sarà chiamato a giustificare questo atteggiamento di chiusura verso un intervento a costo zero su di un bene comune di pubblico interesse” e poi per chiudere le denunce. “Abbiamo interessato della questione l’Anac (anticorruzione), la Corte dei Conti per eventuale danno erariale e la Procura della Repubblica per una verifica sull’eventuale reato di omissione d’atti d’ufficio”. Come dire, non c’è limite al peggio.

Nella foto e video la conferenza stampa di questa mattina

S.I.