Nuovi hotel in F4, bando a Sassari

SASSARI – Estendere la visione di Sassari come città turistica oltre i confini del centro urbano. Creare differenti opportunità di fruizione in fasce di territorio prevalentemente ad uso agricolo. Valorizzare la bellezza naturalistica e storica del territorio della rete metropolitana. Sono questi gli obiettivi che il Comune di Sassari si pone con il bando per le “Zone F4”, ovvero le aree del territorio comunale che possono accogliere nuovi insediamenti turistico-alberghieri. Cinque le zone individuate, la fascia periurbana, che si estende cioè in prossimità del centro abitato, Platamona e Ottava, Biancareddu, Villa Assunta, l’Argentiera e Porto Palmas.

I dettagli del bando sono stati presentati oggi nella sede di Confindustria Centro Nord Sardegna, a Villa Mimosa, alla presenza del presidente Giuseppe Ruggiu, dal sindaco di Sassari Nicola Sanna, dall’assessore alle politiche per la pianificazione territoriale Alessandro Boiano e dal dirigente del settore Pianificazione urbanistica e edilizia privata Claudio Castagna. Un momento di incontro voluto dall’amministrazione per costruire una relazione più ampia con gli operatori del settore.

L’obiettivo del bando è quello di incrementare gli insediamenti turistici nei luoghi dove sono già presenti strutture alberghiere, e crearne di nuovi nelle aree che ad oggi risultano carenti di servizi. Un’offerta che sia ampia e diversificata per il territorio del Nord-ovest. Un territorio dalla forte vocazione turistica, del quale è importante esaltare non solo le aree costiere, ma anche la ricchezza dell’entroterra e la storia del territorio, la cintura olivetata, i borghi minerari. Sassari, inoltre, è tra i pochi comuni della Sardegna ad avere un piano urbanistico in vigore e compatibile con il piano paesaggistico e di assetto idrogeologico.

Quello perseguito dal Piano urbanistico comunale, di cui le “Zone F4” fanno parte, è un modello di sviluppo sostenibile, legato alla fruizione del territorio nel suo complesso, da articolare secondo un sistema che sia capace di mettere in relazione più realtà locali e di coinvolgere l’intera filiera e le imprese interessate, artigiane, agricole e di servizi (ristorazione, trasporti, cultura). Il Puc punta alla valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e ambientale presente del nord ovest della Sardegna, mediante l’integrazione del turismo balneare, culturale e ambientale, al fine di creare un nuovo modello turistico destagionalizzato.

Intende promuovere, inoltre, politiche di tutela, conservazione e riqualificazione del territorio della Nurra e delle aree costiere, con azioni legate al turismo naturalistico ecosostenibile. Mira alla riqualificazione del tessuto urbano esistente attraverso politiche di conservazione e valorizzazione della città storica, con progetti legati al turismo culturale e alla riqualificazione della borgata dell’Argentiera. Sostiene strategie di sviluppo sostenibile, tra identità urbana e innovazione, con progetti legati al turismo costiero.

L’offerta turistica prevista è tesa a favorire l’allargamento della stagionalità, prevedendo la possibilità di trasformazione delle cosiddette “seconde case” in strutture ricettive, come per il Villaggio Nurra, ad esempio, o il trasferimento degli insediamenti esistenti lungo la fascia costiera di maggior impatto paesaggistico verso insediamenti preesistenti. La manifestazione d’interesse, pubblicata negli scorsi giorni, è rivolta a tutti gli operatori del settore e ai proprietari delle aree, le cui proposte dovranno essere presentate entro il 16 marzo 2018. Nelle aree individuate si potrà costruire per un totale di 249 mila metri cubi, con una possibilità di 5000 mila nuovi posti letto.

Le proposte saranno valutate in base alla qualità architettonica degli immobili, all’utilizzo di tecniche innovative di bioedilizia, alla rispondenza a principi di risparmio energetico ed eco-sostenibilità ambientale. Le proposte dovranno essere inserite nel contesto territoriale, dialogare con le aree interne e con le reti degli itinerari archeologici e naturalistici, che riescano a coniugare componenti ambientali e storico–culturali. Saranno, ovviamente, valutati l’indotto creato e la capacità di svolgere un ruolo di traino per la crescita economica, culturale e sociale del territorio. Un segnale concreto per il nord-ovest dell’isola, una procedura innovativa, perché le zone turistiche saranno determinate da un procedimento concorsuale, un bando trasparente che mette a confronto le migliori idee e le migliori progettualità.

Nella foto l’incontro a Villa Mimosa

S.I.