Mozione Pd anti radicali e soriani

CAGLIARI – E’ sempre più evidente nel Pd sardo la distanza su tematiche centrali e importanti per l’intera regione. “Le prerogative della Regione Sardegna in materia di urbanistica non possono essere messe in discussione, né rallentate, se non nelle forme e nei modi previsti dalla Costituzione”. E’ questo, in sintesi, il senso della mozione presentata dal gruppo del Pd in Consiglio regionale. Questo in seguito dell’impugnazione della legge omnibus su cui si fonda la nuova normativa per governare il territorio isolano.

La mozione, che cristallizza una evidente visione opposta (non solo in Urbanistica, ma anche sul Turismo e Sanità) tra le varie anime del Pd, in particolare tra l’area Spissu, Cabras, Lai, Fadda e Soru, impegna il presidente Pigliaru a “rappresentare con urgenza al presidente del Consiglio dei ministri lo sdegno per l’inaccettabile atteggiamento, qui riportato puntualmente, assunto dagli uffici territoriali del Mibact nei confronti della Regione Sardegna”, e a domandare “quali siano le ragioni di tale atteggiamento”, e per chiudere se “le dichiarazioni della sottosegretaria Borletti Dell’Acqua Buitoni, nel merito di provvedimenti sui quali si deve pronunciare la Corte costituzionale, corrispondano al parere del Cdm”.

La mozione, come detto, si collega alla scelta di impugnare la legge sul rinnovamento del Ppr soriano. La sottosegretaria aveva parlato di “un impianto normativo tale da privare il Mibact del potere di valutare”. Posizione che aveva attivato aspre polemiche, nell’Isola come a Roma, e che vede la Giunta di Francesco Pigliaru contrapporsi al Governo, al ministero e al sovrintendente Fausto Martino.

Nella foto l’ex-governatore Soru

S.I.