L’Istituto Roth “Entra in squadra”

ALGHERO – L’Istituto di Istruzione Superiore Angelo Roth di Alghero è stato scelto dall’Opes tra i dieci istituti italiani che parteciperanno al progetto nazionale “Entra in Squadra”. Le convocazioni sono state fatte e manca davvero poco al momento più importante: l’ingresso in campo e il conseguente fischio dell’arbitro che darà il via alle danze. Il progetto “Entra in Squadra!” di Opes sta entrando nel vivo. L’attesa sta crescendo soprattutto all’Istituto Angelo Roth di Alghero (corso sportivo) per 80 ragazzi che saranno in campo.

“Entra In Squadra!”, che gode del patrocinio del Coni, di cui il presidente è Giovanni Malagò, della Federazione Italiana Pallacanestro, della Divisione Calcio a 5 della Lega Nazionale Dilettanti, dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e del Forum Nazionale dei Giovani, è stato avviato a febbraio e si concluderà il prossimo mese di settembre. Il progetto di OPES nasce con degli scopi ben precisi: contrastare l’emarginazione sociale, diffondere i valori dello sport, aiutare la crescita psico-fisica delle future generazioni e fare leva sulle attività sportive come mezzo di inclusione. Gli sport scelti sono il Calcio a 5, il Basket ed il Volley, ovvero tre tra le discipline più praticate all’interno delle palestre o degli impianti scolastici.

Il 23 e 24 Aprile dalle 8,30 alle 14,30 al Roth di Alghero si darà vita a tornei amatoriali delle discipline indicate, verrà richiesto agli studenti di esprimere candidature singole meramente indicative per i diversi ruoli, che subiranno comunque una rotazione (ad esempio, un ragazzo che si candidi come “giocatore” in una squadra di calcio, dovrà comunque rivestire anche i panni dirigenziali, quelli di tifoso o, anche, confrontarsi con una disciplina diversa); in ogni caso l’intenzione è quella di far sì che i ruoli stessi siano soggetti ad alternanza continua, in modo da generare un maggiore equilibrio non solo dal punto di vista delle prestazioni e dei risultati sportivi, ma soprattutto dei rapporti personali e di reciproco aiuto, evitando così di generare dinamiche di esclusione o, peggio ancora, di “branco”.

“Appare, quindi, evidente – spiega Gianni Sau, Presidente regionale Opes – come una proposta progettuale di questo tipo possa fungere anche come ottimo strumento di lotta al bullismo in tutte le sue forme e declinazioni. Non solo: spesso le dinamiche di esclusione ed emarginazione seguono logiche che danno importanza all’estrazione sociale. Con la collaborazione di alcuni docenti del Roth, i ragazzi avranno ulteriori fasi e gruppi di lavoro”.

Nella foto Giovanni Malagò e Gianni Sau

S.I.