Cosa succede in città: ospite Daga

ALGHERO – Quarta puntata per “Cosa succede in città”. Il programma di approfondimento settimanale, che va in onda oggi (venerdi) alle 12.45 su Catalan Tv (e poi repliche sabato, domenica e lunedi alle ore 21) dopo aver visto protagonisti alcuni esponenti politici, il tema della posidonia e riccio di mare, gli argomenti legati al Puc, vede nell’appuntamento di oggi Enrico Daga, consigliere comunale del Pd, ex-assessore provinciale, presidente del Nor-Sardegna dei Pubblici Esercizi e imprenditore turistico, rispondere alle domande del direttore di Algheronews.it Stefano Idili.

Diversi i temi toccati tra cui il rapporto col sindaco, su cui sono emersi particolari interessanti rispetto la cosi detta “trattativa”, poi argomenti del territorio come Maria Pia e porto. Per entrambi per Daga si attende da tempo una presa di posizione chiara e netta del Primo Cittadino finalizzata a uscire dalla stagnazione e dare gambe ai progetti già pronti per riqualificare quella pregiata area e l’approdo cittadino.

Altra questione quella relativa al fondamentale settore del Turismo. In particolare Daga si è soffermato sulla Meta. Organismo definito prezioso. “Noi come Pd non abbiamo mai pensato, a differenza di alcuni che oggi governano, di sopprimere la fondazione che però deve essere messa a regime con una capace e lungimirante regia”. E’ di queste giorni la notizia, ribadita su alcune testate, di volere indicare la figura del direttore. “La Meta non ha bisogno di un direttore e noi come Partito Democratico siamo assolutamente contrari ad un’eventualità del genere, per me il presidente, affiancato da un cda operativo e legato ai settori produttivi della città, insieme ad un continuo filo diretto con le rappresentanze del comparto culturale, è più che sufficiente soprattutto in un periodo di spending-review per cui sarebbe assurdo creare il doppione presidente-direttore visto che al primo, considerato l’impegno che deve garantire e le pesanti responsabilità, va riconosciuta un’adeguata retribuzione”.

Nella foto Enrico Daga

S.I.