Chirurgia vascolare senza primario

CAGLIARI – “All’AOU di Sassari in caso di assenza del primario del reparto di chirurgia vascolare il sostituto arriva da Nuoro. Sempre ché sia libero da altri impegni professionali. In caso contrario il reparto resta privo di una guida e gli interventi urgenti possono attendere. – è il Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale a denunciarlo con un’interrogazione presentata oggi a Cagliari – Una decisione, questa dell’AOU, erroneamente motivata con l’assenza di professionalità adeguate all’interno della struttura complessa, che ha contribuito ad alimentare le preoccupazioni intorno al reparto finito qualche settimana fa nell’occhio del ciclone a seguito dell’improvviso decesso di un anziano sassarese di 73 anni sul quale la magistratura sta cercando di fare luce”.

“Pare, infatti, – prosegue l’ex Sindaco di Alghero – che il decesso sia direttamente ricollegabile all’assenza del primario nel reparto ed alla sua mancata tempestiva sostituzione. La soluzione di sostituire il titolare in caso di temporanea assenza con un dirigente medico dell’ospedale di Nuoro lascia davvero perplessi. Innanzitutto per la distanza. Ed in secondo luogo perché in forza della convenzione firmata dall’AOU di Sassari, la sostituzione può avvenire solo se il medico di Nuoro è libero da altri impegni professionali. Una soluzione che potrebbe funzionare in caso di interventi programmati e programmabili ma che non può andar bene in caso di emergenze che non possono essere affrontate con la dovuta tempestività da un medico che deve arrivare da Nuoro e che può farlo solo se non impegnato. Eppure – sottolinea il consigliere regionale algherese – risulta che contrariamente a quanto sostenuto dall’AOU di Sassari, esisterebbero all’interno del reparto di chirurgia vascolare più figure professionali idonee a sostituire in caso di assenza o impedimento il primario”.

“In particolare ce n’è una che ha svolto il ruolo di responsabile facente funzioni dell’U.O. di chirurgia vascolare per circa 6 anni, fino al conferimento dell’incarico all’attuale primario. Ma allora perché spendere ulteriori risorse dei sardi per ricorrere ad un medico lontano chilometri che può garantire la sua presenza solo se non impegnato? Sono i quesiti che ho voluto porre al Presidente Pigliaru con l’interrogazione che ho presentato oggi. Non si può mettere a rischio la vita delle persone per decisioni assunte con superficialità. Le leggerezze nella pubblica amministrazione sono sempre deprecabili. Quando però fanno la differenza tra la vita e la morte, sono inaccettabili”, chiude Tedde.

Nella foto l’ospedale di Sassari

S.I.