Caval Marì agli artigiani algheresi

ALGHERO – Far rivivere l’ex Ca val Marì con l’aiuto degli artigiani locali: è quanto propone CasaPound Sardegna, constatando come l’incuria decennale abbia ridotto uno dei più prestigiosi immobili di Alghero nel centralissimo lungomare Valencia, in un ricettacolo di immondizia abbandonato all’incuria e al degrado. Caval Marì che è stato uno storico locale da ballo della Riviera del Corallo e contribuiva a portare tanti turistici e creare un notevole giro d’affari dando molti posti di lavoro, dagli anni ’60 fino ai ’90 e poi è diventato uno spazio espositivo, per finire negli ultimi anni ad un immobile in totale degrado.

“Gli algheresi – afferma in una nota CasaPound – sono stanchi delle chiacchiere, delle promesse, delle favole raccontate dalla propria giunta, stanchi di project financing apparentemente meno onerosi per la città, ma che in realtà non fanno altro che dilatare a dismisura i tempi di recupero dello stabile”.

“Alla luce del principio che solo il lavoro possa, in un momento di difficoltà generale, riscattare l’individuo e la società – continua CasaPound – proponiamo che il comune di Alghero intervenga tempestivamente per il recupero del’ex Caval Marì e lo dia in locazione ad un canone sociale sostenibile, a tutti quegli artigiani locali che in questo momento di difficoltà siano stati esclusi o abbiano difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro”.

“Al comune di Alghero – conclude CasaPound – chiediamo di intervenire con la stessa solerzia mostrata in altri interventi, come ad esempio quello che riguardava l’ex caserma di via Simon, edificio pubblico recuperato, ristrutturato in tempi celeri e immediatamente assegnato gratuitamente ad associazioni più propense a fare politica che aggregazione“.

Nella foto il degrado in cui si trova il Caval Mari storico locale da ballo della Riviera del Corallo

S.I.