Arselle contaminate, maxi-sequestro

CAGLIARI – L’operazione nell’area protetta. Nella mattina odierna, il Servizio Ispettorato di Cagliari ha disposto un servizio di controllo nella laguna di Santa Gilla interessata dalle ordinanze emesse dalla ATS del Servizio veterinario della ASSL di Cagliari, di divieto di raccolta e consumo di molluschi bivalvi (cozze e arselle) poiché contaminate da biotossine e colibatteri.

L’operazione, alla quale ha partecipato personale delle Stazioni Forestali di Cagliari, Capoterra, Sinnai e della Base Navale di Cagliari, ha portato al sequestro di 150 Kg di arselle raccolte illegalmente nella laguna. Sono state effettuate 5 denunce per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità (art.650 cp.) per violazione all’ordinanza che viete la raccolta dei molluschi, nonchè 14 verbali di contestazione di violazione amministrativa per l’esercizio abusivo di pesca in zona sottoposta a concessione.

I rischi per la salute dei consumatori. L’operazione portata termine dal Corpo Forestale, oltre che tutelare la laguna di Santa Gilla, ha conseguito il risultato di proteggere la salute delle persone. Infatti le arselle sequestrate, una volta immesse nel mercato clandestino, avrebbero determinato un serio pericolo per la sicurezza alimentare. Si chiede ai consumatori di astenersi dall’acquistare cozze e arselle al di fuori dei rivenditori autorizzati e di controllare comunque che ogni confezione sia sigillata e contenente l’etichetta recante la data, il luogo di raccolta, la classe dell’allevamento (A o B), nonché l’avvenuto controllo dell’apposito Centro di smistamento molluschi. Si fa presente infatti che il consumo di cozze o arselle contaminate potrebbe cagionare gravi pregiudizi alla salute.

Nella foto le arselle sequestrate

S.I.