Alghero: Porto ancora di salvezza

ALGHERO – E’ come se in una famiglia dovesse mancare la maggiore fonte di reddito, ma allo stesso tempo ci fosse a disposizione un attività di prestigio, potremmo dire una gioielleria, però non gestita come dovrebbe esserlo. Che viene aperta ogni tanto, ferma a 30 anni fa, con scarsa pubblicità dei suoi prodotti e soprattutto con gli interni fatiscenti e anche gli accessi poco decorosi. In questo modo, calano gli introiti, il giro d’affari, vista la nomea del luogo che ospita il negozio, resiste ma non produce tutti quei benefici che potrebbero sopperire la perdita della maggiore fonte di reddito alla famiglia e comunque generare benessere per tutti i componenti.

Aeroporto e turismo, maggiori fonti di reddito della famiglia. Porto negozio di gioielli in decadenza. Questo potrebbe essere un esempio che inquadra al meglio la situazione delle due infrastrutture di Alghero. Di fatto sono, o meglio, sarebbero le maggiori fonti di reddito insieme al turismo. Ma come fotografato dai dati di Federalberghi [Leggi] e ribadito purtroppo dagli accadimenti, come la chiusura invernale di un simbolo qual è l’Hotel Las Tronas [Leggi], il comparto turistico attraversa la peggiore stagione di sempre, l’aeroporto, causa o effetto, altrettanto, tutto questo mentre il porto, altra possibile preziosa fonte di reddito è ai minimi termini rispetto quanto potrebbe offrire.

Anche in questo caso, come negli altri, siamo nel momento in cui le diverse trasversalità non permettono alla politica di esprimersi in maniera forte e adeguata al fine di portare a casa il risultato. Infatti basta ricordare la parole del sindaco, che ad oggi solo in pochi hanno evidenziato, quando disse a gennaio del 2016: “nessun ritardo, tutti svegli”, quando venne criticata la presunta ignavia della Giunta Regionale e soprattutto degli uffici con sede a Cagliari, Bruno rispose in quel modo. E’ trascorso quasi un anno, che si aggiunge agli altri quattro da quando è stato avviato l’iter per l’avvio del processo che potrebbe vedere la riqualificazione del porto, a seguito della proposta di un privato, e ancora oggi è quasi tutto fermo. Bonaccia.

Tutto questo mentre, come detto, le altri maggiori fonti di reddito della “famiglia Alghero”, aeroporto e turismo, stanno soffrendo come non mai. Eppure il porto è là. Davanti a tutti noi che attende solo lo sblocco degli incartamenti da parte degli uffici regionali per assegnare il progetto e partire coi lavori. Sul tavolo del Presidente Pigliaru, e in particolare degli assessore Maninchedda ed Erriu, ci sono due progetti quello di Marine di Alghero e del Consorzio. Prodotte le richieste di modifica al progetto, periodo prolungato dalla richiesta di proroga da parte del Consorzio, per il decesso del progettista, oggi le carte sono di nuovo in mano agli uffici. In questo caso di quello al Demanio di Sassari che, per essere chiari, fa riferimento sempre alla regione e dunque al Governatore pro-tempore. Insomma è giusto protestare per l’aeroporto, ma non è chiaro perchè il porto appaia in prima pagina sono per l’interessamento di una parte della stampa e dei diretti interessati e poco altro. Mentre assistiamo ad un rimpallo di responsabilità e di lettere e documentazione a dir poco stucchevole e che rischia di far definitivamente tramontare anche la possibilità per la “famiglia Alghero” di avere un exit-strategy economica, dunque sociale visto il tracollo di aeroporto e turismo per poter uscire dalla calma piatta e poter lasciare gli ormeggi e navigare nel mare del benessere.

Nella foto il porto di Alghero

S.I.